Come ho spiegato prima in inglese, il post è per promuovere il libro “Bagnoli – L’ultimo Casco Giallo” scritto da mio padre Giovanni Capasso a cura dello scritttore Giuseppe Pesce.
Il libro parla della sua esperienza lavorativa trentennale nell’ex area Siderurgica Italsider di Bagnoli: dall’origine della fabbrica (1907) fino alla sua chiusura (1990), con i successivi lavori di dismissione e bonifica fino al fallimento del progetto di riqualificazione dell’area, con i suoi Cantieri, polemiche e occasioni perdute.
Mio padre, che la fabbrica è riuscita a vederla (dal 1986) mentre spegneva per sempre i suoi motori, ha tuttavia amato la storia di Bagnoli fino a considerarsi a tutti gli effetti un casco giallo (gli operai), battendosi insieme a tanti altri per salvare la memoria del “Cantiere” che non fu solo una grande fabbrica, ma una grande esperienza collettiva.
Il libro quindi non è solo una storia su Bagnoli, ma con parole semplici e chiare, mette in evidenza come la passione per il proprio lavoro fa sì che nonostante ci sia stata la chiusura e il fallimento di un grande progetto da tempo pianificato, alla fine di tutto non ha rappresentato un fallimento per la carriera e il futuro di mio padre.
Oltre che una sua biografia, mette in evidenza anche i suoi amici e colleghi coinvolti nel suo lavoro in modo da raccontare anche dell’arte, letteratura, musica, cinema e ricerca che questo lavoro gli ha mostrato.
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